Il rivale numero uno è sempre l'iPhone, non certo sul fronte delle quote di mercato (lì c'è Nokia), ma su quello del marchio. Samsung lo sa ed è per questo, forse, che in materia di telefonia sta serrando i ranghi, preparandosi a sferrare all'indirizzo di Steve Jobs l'ennesimo attacco. Non bastava il supercellulare Omnia i900, rivale diretto del melafonino: ora l'alleanza più "politica" è quella con Google, che entro la fine dell'anno lancerà con Htc il suo primo Gphone. Anche Samsung sarà della partita con un cellulare che è ancora top secret, ma che è molto più di un progetto. La multinazionale coreana sarà solo uno dei produttori che porterà sul mercato il proprio modello di Google-fonino, che girerà sulla piattaforma Android, ma questa volta la dichiarazione è ufficiale e arriva dal nuovo numero uno per l'Italiadi Samsung, Sang Chul Lee, 48 anni, che al Sole 24 Ore parla per la prima volta ed esce allo scoperto su numeri e strategie di un gruppo da 103 miliardi di dollari e 150mila dipendenti che sta ancora digerendo lo scorno di un ex presidente mondiale, Lee Kun-Hee, condannato per evasione fiscale e costretto alle dimissioni lo scorso aprile.
Quali sono le sfide nella telefonia mobile, sia sul fronte dell'hardware che su quello del software?
In Italia, come nel mondo, Samsung Electronics è al secondo posto nel mercato della telefonia mobile. Il nostro obiettivo è sviluppare telefoni che rispondano al massimo ai bisogni degli utenti. Con l'Omnia i900 e l'F480 abbiamo lanciato la famiglia touch screen targati Samsung.
L'Omnia i900 incarna la nostra visione per il business della telefonia ovvero offrire un telefono di qualità a chi desidera funzionalità, stile e intrattenimento in un solo dispositivo.
Il Google Phone verrà lanciato da Htc. Ci sarà anche una vostra versione?
Sì, saremo tra i player che svilupperanno il Google Phone, in questo momento non siamo però in grado di comunicare quando sarà lanciato sul mercato.
E per quanto riguarda la "guerra" delle piattaforme?
Anche noi stiamo lavorando su Symbian e siamo convinti che sarà la piattaforma del futuro.Abbiamo già utilizzato Symbian e il software S60 su alcuni cellularie constatato il notevole apporto.
Passiamo all'Italia. Quali sono le prossime mosse?
Vogliamo diventare l'azienda di riferimento nel mercato dell'elettronica di consumo, affermando sempre più la leadership del brand, che nel 2007 era al 21esimo posto nella classifica dei marchi globali. I nostri sforzi sono concentrati nel far convivere il design con una tecnologia che sarà sempre più evoluta ma accessibile a tutti.
Come vanno i conti in Italia?
Nel 2007 il fatturato di Samsung Italia è stato di circa 1,5 miliardi di euro, con un profitto netto di oltre 20 milioni. A livello globale le vendite di Samsung Electronics nel 2007 sono state di 67,1 miliardi di dollari, con un utile netto di 7,8 miliardi. Il bilancio consolidato di Samung Electonics Co., che include il comparto semiconduttori, l'anno scorso si è attestato invece a quota 103 miliardi di dollari.
Ci sono alleanze strategiche "locali" in cantiere?
In Italia le partnership legate al business riflettono quelle sviluppate a livello internazionale con alcuni colossi del mercato della tecnologia: Microsoft per la telefonia, Intel per i notebook, ma anche della moda e penso alla collaborazione con Giorgio Armani dalla quale sono nati un telefono cellulare e una televisione Lcd.
Come evolverà la tecnologia dei televisori a schermo piatto?
Crediamo nella tecnologia Organic light-emitting diode che offre alta risoluzione, luminosità senza precedenti e un profilo ultrapiatto. Ad Ifa 2008, la fiera di Berlino, abbiamo presentato un modello di Tv Oled che pesa il 40% in meno rispetto agli altri schermi Lcd di pari dimensioni, con un contrasto di un milione a uno, una sfumatura del colore del 107% e una luminosità di 550 cd/m2.
Quando saranno lanciate le prime televisioni Oled?
Nel 2010 commercializzeremo i primi modelli.
